Lo chiedono Memoria Antifascista e il Comitato Lombardo Antifascista, in riferimento al raduno internazionale neonazista organizzato in Lombardia il 19 novembre
di Redazione Milano online
«Il sindaco Sala dichiari Milano «città chiusa ai nazisti». Lo chiedono Memoria Antifascista e il Comitato Lombardo Antifascista, in riferimento al raduno internazionale neonazista organizzato in Lombardia il prossimo sabato 19 novembre da Hammerskin e da Blood and Honour, organizzazione messa fuori legge in diversi Paesi europei. È la prima volta che le due organizzazioni collaborano a un evento, che vedrà la partecipazione di alcuni gruppi musicali italiani, inglesi e tedeschi. Il raduno, la cui location non è ancora stata comunicata, ha per titolo Europe Awake («Europa svegliati»). «Sembra incredibile, ancora oggi, nel 2016, avere a che fare con il fascismo... - ha scritto l’assessore milanese alla sicurezza Carmela Rozza su Facebook -: sembra un brutto viaggio a ritroso in uno dei peggiori periodi storici dell’era moderna, sembra che la guerra, i morti, la sofferenza non siano serviti a nulla, sembra di non riuscire a svegliarsi da un incubo. Ma è mai possibile che qualcuno non abbia imparato proprio nulla?».
Il sindaco
«Hanno ragione, prenderemo una posizione», ha detto il sindaco Giuseppe Sala, a margine della cerimonia di consegna del Premio Cairo a Palazzo Reale. «Non credo che una città come Milano che ha nei suoi valori l’antinazismo e l’antifascismo possa permettere una cosa del genere, quindi hanno ragione. Adesso stiamo vedendo in che formula, ma certamente prenderemo una posizione precisa».