Berlino: Veicolo della ThyssenKrupp incendiato

ThyssenKrupp Auto in Berlin 29.12.2015

“Ci troviamo nel processo di un aumento qualitativo della “guerra civilizzata”, in cui la felicità di uno convive col tormento di un altro[...] In questo contesto l’anarchia acquista una possibilità strategica di incendiare tutte le forme di rappresentazione politica e di diventare un fronte di guerra aperta e non convenzionale contro il dominio, che trasformerà la diversità e il pluralismo delle opinioni all’interno della comunità anarchica in un vantaggio e riunirà gli oppressi che decideranno di spezzare le catene della loro sottomissione ai centri di lotta creati. [...]

 

Un mese di azioni coordinate per conoscerci fra noi, uscire in strada e distruggere le vetrine dei grandi magazzini, occupare scuole, università e municipi, distribuire testi che diffonderanno il messaggio di ribellione, piazzare ordigni esplosivi contro fascisti e padroni, esporre striscioni su ponti e strade, sommergere le città di manifesti e volantini, far saltare le case dei politici, lanciare molotov contro la polizia, taggare i muri con slogan, sabotare il flusso tranquillo di merci in pieno periodo natalizio, saccheggiare l’ostentazione di abbondanza, organizzare attività pubbliche e scambiare esperienze e motivazioni su diversi temi della lotta.
Incontrarci nelle strade della città, e dipingere con le ceneri sugli orridi edifici di banche, commissariati, multinazionali, basi militari, studi televisivi, tribunali, chiese, associazioni benefiche. [...]
Dicembre Nero non cerca semplicemente di trasformarsi in qualche giorno di rivolta; quello che vogliamo creare invece – attraverso l’azione anarchica multiforme e multilivello – è una piattaforma di coordinamento informale sulla cui base confluiscano gli impulsi sovversivi; un primo tentativo di coordinamento informale dell’anarchia, al di là del quadro predeterminato, che aspira a creare quest’esperienza di lotta per mettere in moto proposte sovversive e strategie di conflitto. [...]“

Scrivevano Nikos Romanos e Panagiotis Argirou alcune settimane fa dalla prigioni dove sono detenuti

Il bilancio del 2015 sembra ottimo per le grandi Multinazionali delle armi: si è creata una situazione ottimale per l’industria, con la partecipazione della Marina Federale Tedesca nella EUNAVFOR e l’ingresso in guerra in Siria. Faranno soldi dal consumo di forniture militari militari in una guerra civile, e allo stesso tempo faranno profitti combattendo l’ondata di profughi.

Limitare l’incontrastata espansione di queste multinazionali (delle armi) potrebbe costituire una componente strategica di chiamate come quella per il Dicembre Nero; ecco perché, alle prime ore del 29 Dicembre, abbiamo distrutto col fuoco un veicolo della ThyssenKrupp nella periferia berlinese di Friedrichshain.

Questa azione, inserita nel contesto di un Dicembre Nero, è dedicata ai combattenti con le parole i cui testi possono contribuire a incendi in tutto il mondo, circoli di solidarietà che combattono per la sopravvivenza dei prigionieri e dei rifugiati insieme ai quali soffieremo via i leccapiedi dell’Unione Europea nel Mare Mediterraneo, lungo le recinzioni di Calais o nelle enclavi Spagnole, e nei loro uffici con aria condizionata nelle metropoli.

Cospirazione Informale dei Piromani