In Alessandria, Bari, Biella, Bologna, Brescia, Cagliari, Chiavari, Civitanova Marche, Ferrara, Genova, Latina, Olbia, Padova, Parma, Roma, Rovigo, Taranto, Trento und Varese fanden am 29.01.2011 Aktionen gegen Fleischkonsum und Tierausbeutung statt. Italienweit hatten Vegan-, Antispe- und Tierrechtsgruppen zu Aktionen aufgerufen.
Alessandria: 29 gennaio ore 15-20
Corso Roma (sotto i portici)
Contatti: EticoEtica: info [at] eticoetica.org
http://www.eticoetica.org/
Bari: 29 gennaio ore 17 - 20.30
Via Sparano - isolato compreso tra p.zza Umberto e p.zza Moro (in prossimità del McDonald's)
Contatti: Puglia Vegana: puglia_veg.ana (at) libero.it
http://pugliavegana.wordpress.com/
Biella: 29 gennaio dalle ore 10
Via Italia angolo P.zza S.Marta
Contatto: psy.love1(at) gmail.com
Bologna: 29 gennaio ore 14-19.30
C.so Indipendenza 45
Contatti: antispecista2010(at)libero.it
Bologna - Animalisti Italiani 29 e 30 gennaio
luogo da definire
Contatti: simo76sb(at)libero.it
Brescia: 29 gennaio (ora da definire)
c/o McDonald's - centro comm.le "campo grande"
Contatti: Collettivo Antispecista Brescia: kiki98(at)tiscali.it
Cagliari: 29 gennaio ore 17-20
Via Garibaldi - fronte negozio LINEA BELLEZZA
Contatti: loathsome(at)hotmail.it
Carrara (e altre città): 29-30 gennaio
iniziative organizzate da www.cattolicivegetariani.it
Chiavari (GE): 29 gennaio ore 10-19
p.zza Matteotti
Contatti: Ass. Ayusya - ass.ayusya(at)libero.it
Civitanova Marche (MC): 29 gennaio ore 15-20
presso il Civitacenter, via Gronchi (uscita casello A14)
Contatto: 1gianlucamariotti1(at)tiscali.it
Ferrara: 29 gennaio ore 10-18
c/o IperCoop "Il Castello", Via G.Negri, 7
Contatti: FerraraVeg: info(at)ferraraveg.it
http://www.ferraraveg.it/
Genova: 29 gennaio ore 14.30-19
Via XX Settembre, angolo via Vernazza
Contatti: andrea.argenton(at)iol.it (Andrea Argenton) - normakaraman(at)hotmail.com (Norma Karaman)
Latina: 29 e 30 gennaio ore 10-20
portici ang. Corso della Repubblica / Via E.di Savoia
Contatti: Vegan Città di Latina: VeganCittaDiLatina(at)gmail.com
Olbia: 29 gennaio ore 17.30-20
Via Cesare Pavese - Fronte Rotatoria Auchan
Contatti: punkrockprincess80(at)hotmail.it
Padova: 29 gennaio ore 15-18
Banchetto informativo, video, assaggi vegan - Piazza delle Erbe
In contemporanea: Workshop e proiezione "Earthlings" presso negozio Tagliovivo, via A. Gritti 6
Contatti: facebook - gruppo PADOVA ANIMALE
Parma: 29 gennaio ore 15.30-17.30 (orario indicativo)
c/o McDonalds Eurotorri - presidio con mostra sugli allevamenti
Contatti: Animals Freedom Parma - info(at)animalsfreedom.it
Roma- 29 gennaio ore 14-19
via del Corso - L.go dei Lombardi
Roma - 26 e 28 gennaio
volantinaggi zona Portuense (entrata osp. Forlanini, 26/1) e ingresso Università La Sapienza (28/1)
Contatti: gabrigod(at)libero.it
Rovigo - 29 gennaio ore 16.30-18 circa
p.zza Vittorio Emanuele
Contatto: venusinfur(at)hotmail.it
Taranto: 29 gennaio ore 17-21
via Di Palma (tra P.zza M.Immacolata e Via Pupino)
Contatti: Stefania 3283385058 e Minni 3288296162
Trento: 29 gennaio ore 10.30 - 19.30
Via Oss Mazzurana (angolo via Oriola)
Contatti: loroiv(at)gmail.com
Varese: 29 gennaio ora e luogo da definire
banchetto informativo
Abolizione della carne
Sono 2 miliardi e mezzo, solo nel Belpaese, gli animali uccisi ogni anno per l’industria alimentare, 8 milioni al giorno, 90 ogni secondo. Un eccidio di immani proporzioni, il più delle volte ignorato dal grande pubblico, che si consuma nei mattatoi di tutto il mondo ai ritmi incessanti e frenetici della filiera industriale. Ritmi che vanificano qualsiasi pretesa di “macellazione umanitaria” sbandierata dai magnati della produzione della carne. Il perché è facile da capire: è semplicemente impossibile, sostiene il popolo veg, uccidere 90 animali al secondo e al contempo garantire loro una morte indolore. Ma sul banco degli imputati, gli animalisti e antispecisti italiani e stranieri mettono l’intera sistema dell’allevamento intensivo. La macellazione, dicono, è solo l’epilogo drammatico di un processo più lungo e altrettanto doloroso, che vede la vita e la dignità di ogni essere senziente sacrificate alle logiche del profitto e ai vizi del palato del consumatore. Così maiali, galline, mucche e altri animali da allevamento – a dispetto della loro intelligenza, delle loro esigenze sociali, della loro vita emotiva e soprattutto della loro capacità di provare piacere e dolore – vengono trattate alla stregua di meri strumenti di produzione, costretti a subire mutilazioni di ogni tipo, bombardati con ormoni e antibiotici, imprigionati in spazi angusti, sporchi e sovraffollati, con tutto ciò che ne consegue in termini di salute e di benessere psicofisico.
Condizioni di vita allucinanti
che si ripercuotono anche sulla salute umana. Non è un caso, infatti,
che i morbi del nostro tempo (mucca pazza, H5N1, H1N1) abbiano origine
animale, né è un mistero che l’aumento delle malattie cardiovascolari,
in occidente, sia legato all’eccessivo apporto proteico presente nella
nostra dieta. E lo stesso dicasi per i tumori: numerose ricerche
scientifiche hanno dimostrato che nei vegetariani la probabilità di
ammalarsi di cancro sono inferiori del 60% rispetto a quelle della
media della popolazione, e che le aspettative di vita di un vegetariano
sono superiori di più di sei anni rispetto ad un individuo onnivoro. E’
anche in virtù di studi come questi che personalità eminenti della
comunità scientifica italiana e straniera ed enti scientifici spesso
consigliano l’adozione di una dieta vegetariana: è il caso del noto
oncologo italiano Umberto Veronesi, dell’American Dietetic Association
o dei Dietitans of Canada.
Ma la questione “carne” tocca anche altri
aspetti, i quali si riconnettono a problemi all’ordine del giorno nel
mondo globalizzato, come la fame nel mondo e l’inquinamento. E’
soprattutto a causa della cultura della carne, denuncia il popolo veg,
che si sta consumando quello che l’economista e filosofo Jeremy Rifkin
ha definito senza mezzi termini un “ecocidio”. E, in effetti, i dati a
nostra disposizione parlano chiaro: il metano emesso dai ruminanti
degli allevamenti intensivi è fra i primi responsabili dell’emissione
di gas serra, collocandosi addirittura prima dell’intero sistema dei
trasporti mondiale (dati Fao parlano del 18% di gas emesso dalle mucche
contro il 13% emesso da aerei, auto, tir, ecc.). Così come sono sempre
gli allevamenti fra i maggiori responsabili del consumo di energia ed
acqua: una cultura dello spreco che vede l’impiego di 25 calorie di
combustibile fossile per produrre una sola caloria di proteine animali,
contro le 2,2 calorie di combustibile fossile sufficienti per produrre
una caloria vegetale. Per quanto attiene il consumo di acqua, poi, sono
ben note le ricerche che dimostrano come per produrre un chilo di carne
sia necessario utilizzare una quantità d’acqua pari a quella consumata
in un intero anno da un occidentale. E la lista dei danni ambientali
potrebbe continuare con l’inquinamento dei corsi d’acqua provocato
dalle deiezioni animali, il disboscamento per far posto ai pascoli,
l’impoverimento dei mari a causa della pesca (il cosiddetto
overfishing), e tutto ciò che è connesso con il mantenimento, il
trasporto e la macellazione degli animali da allevamento.
Vi è,
infine, la questione dell’utilizzo delle risorse alimentari del pianeta
e della fame nel mondo. Con una popolazione mondiale che tocca quasi i
sette miliardi di persone, una dieta onnivora è il peggiore degli stili
di vita possibili. Se tutti gli abitanti della Terra volessero
alimentarsi come si alimenta solitamente un cittadino occidentale,
dicono animalisti e ambientalisti, sarebbero necessari più di tre
pianeti come il nostro. Oggi, infatti, per soddisfare la domanda
mondiale di carne, vengono utilizzati i due terzi dell’intera
superficie coltivabile. Con 850 milioni di persone cronicamente
sottoalimentate (dati Fao), la cultura della carne si porta via il 90%
della soia coltivata e circa il 50% del grano mondiale. Uno spreco che
va contro ogni buonsenso e contro qualsiasi seria politica di giustizia
globale.
La speranza degli animalisti e degli antispecisti che hanno
aderito alla Giornata Mondiale per l’Abolizione della Carne è che si
cominci seriamente a ragionare su questi fattori, e si opti per quella
che a loro pare la scelta più utile e più etica: l’adozione di una
dieta vegetariana o vegana. Affinché, come disse un giorno Leonardo da
Vinci, anch’egli vegetariano, l’uccisione di ogni essere senziente
diventi un tabù, e giunga un tempo «in cui si giudicherà l'uccisione di
qualsiasi animale alla stregua di quella di un uomo».
Eugenio Leucci
http://veganimalisti.blogspot.com/
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